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Sempione Furka Gottardo

Venerdi 30 giugno

Oggi è venerdì …….. siamo a casa per il ponte “offerto” dalla festa patronale di Pogno, dov’è sita l’azienda per cui lavoriamo……….. e noi, Baffaccio/Max Leprotto e io (Er Lumaca), che ti andiamo a pensare???? “E una bella occasione per farci un giretto in moto!!!” (ma guarda un po’ che novità!! J )
La calura di questi giorni ci fa decidere di cercare un po’ di refrigerio sulle alte montagne svizzere…..il giro proposto dal Baffaccio è quello che ci porterà a “scalare” i passi del Sempione, del Furka e del Gottardo.
E’ un giro gia fatto, per cui nelle foto troverete qualche dejà vù, ma lui non c’era ma, dato il motivo precedente……noi non ci siamo tirati indietro.
Partenza ore 10 c/a da Gozzano dopo l’ormai rituale cafferino che ci dà la definitiva sveglia.
Il traffico è quello dei giorni lavorativi per cui ci sono in giro anche parecchi camion ma, data la “nuova” moto, un po’ più svelta della mitica Guzzi nei sorpassi, d’Er Lumaca non ci preoccupano più di tanto.
La giornata è splendida; il temporale del giorno prima ha spazzato il cielo e, sin dove può spaziare lo sguardo, non c’è traccia di nuvole.
Il caldo ci fa compagnia sino alla fine della superstrada che porta ai piedi della montagna sulla quale si srotola la strada che porta al Sempione.
Siamo un po’ rallentati dai vari lavori in corso per la sistemazione del manto stradale, anche se a volte si rivelano utili per sorpassare un po’ di auto e camion, ma ci divertiamo, anche se con prudenza (sempre…. luci ben allacciate e casco acceso anche di giorno…;-) ) comunque.
Anche qui si “celebra” la rituale sosta “sigarettiana” dove ci si attacca al cellulare per dar notizie a coloro che sono rimasti al caldo della città……proviamo a inviargli anche un po’ di frescura ma l’operazione non riesce!!!!!
Ci lanciamo nella discesa ma prima del ponte, che porta da una montagna all’altra della vallata ad un’altezza vertiginosa, ci dobbiamo fermare a causa di un camion che ha perso gasolio, per centinaia di metri, fortunatamente solo su mezza carreggiata; i solerti pompieri svizzeri, coadiuvati dalla polizia che blocca il traffico e lo lascia passare a fasi alterne, erano gia al lavoro per ripulire la sede stradale……MA UN PENSIERINO CI FA PASSARE UN BRIVIDINO SU PER LA SCHIENA…..”E SE NON CI FOSSIMO FERMATI (O CI FOSSIMO FERMATI UN PO’ MENO) E FOSSIMO STATI DIETRO NEL MOMENTO IN CUI STO CAMION PERDEVA IL CARBURANTE!!!???.....BRRRRRR!!!!!.....Meglio smettere di pensare e ripartire….il poliziotto ci ha dato il via….
E’ ormai mezzogiorno passato e lo stomaco inizia a reclamare la sua parte di divertimento quotidiano……INDOVINATE UN PO’ DOVE CI SIAMO FERMATI!!!???
Solito MC DONALD di Briga……penso che prima o poi alla nostra entrata si metteranno a suonare campanelli, si accenderanno lucine a manetta, che nemmeno su un albero di Natale ne trovi così tante… e una gentile, e carina (per non scrivere altro ;-°)  che a qualcuno potrebbe risultare illeggibile) ci verrà in contro dicendoci, in tedesco che noi non capiremmo di sicuro, “COMPLIMENTEN…..AFETE FINTO NOSTRO PREMIEN FEDELTAFEN!!!!
Sollazzati i pancioni (e qui Baffaccio e Max diranno, a ragione, “MA PENSA UN PO’ PER TE ER!!!) risaltiamo in moto per la nostra prossima meta il Furka.
La vallata è molto ampia e da quindi la possibilità allo sguardo di spaziare sulle montagne circostanti, i villaggi dalle casette in legno e il cielo terso….AAAAHHH CHE PACE!!!!....mancano solo Heidi e Peter con nonno e caprette annessi!!!!
Ci fermiamo al bivio che da una parte porta al passo del Grimsel e dall’altra a quello del Furka.
Qui al Baffaccio si drizzano un po’ i baffi alla vista della strada che dobbiamo percorrere……tutti quei bei tornanti che si vedono “non li digerisce” proprio.
Max lo rincuora un po’ rassicurandolo sul fatto che la sede stradale è bella larga e non crea nessun problema anche se sotto le gambe si ha una sportivissima come la sua.
Pronti per partire la moto d’ER ha qualche problemino d’accensione e di carburazione….. soffre un po’ dell’ aria più leggera che c’è a certe altezze o la calura crea degli scompensi ai carburatori…..tant’è che prima di poter riprendere a viaggiare decentemente si deve fermare un paio di volte e passa qualche centinaio di metri di strada.
Dopo tutta questa “sofferenza” riesce a ripartire come si deve e si raggiunge il parcheggio del passo ai piedi del ghiacciaio dal quale nasce il Rodano.
Questa volta la visita alla galleria scavata nel ghiacciaio non ci scappa.
Dopo una breve discesa a lato della distesa ghiacciata siamo all’entrata del cunicolo e lo spettacolo ci lascia senza parole…..l’interno è tutto azzurro rotto ogni tanto dalle luci al neon che sono state inserite con dei fori all’interno del ghiaccio.
Percorriamo tutta la galleria sino ad una grotta, delle dimensioni di un igloo….(si ma ciccio…..che dimensioni ha un igloo!!??)…..al centro della quale c’è una colonna di ghiaccio sulla quale è scolpita una parola, che ci siamo anche dimenticati di chiedere che significasse, in tedesco (almeno così pensiamo data la sua, per noi, incomprensibilità).
Che bel freschino che c’è dentro il ghiacciaio….poterne portare un po’ a casa….è come stare in un’immensa granita, gusto PUFFO visto il colore delle pareti, tanto che ci verrebbe voglia di darci una leccatina!!!! (alla parete….non tra di noi….che avevate capito!!!! BLEAH!!!!)
Finita la visita, espletato il rituale delle foto e comprato qualche ricordino si riparte alla volta del passo del Gottardo.
Arrivati, questa volta senza problemi, alla cima ci fermiamo per lasciare il tempo a Baffaccio di godersi il panorama e per “abbuffarci” dell’ultima frescura che incontreremo in questa giornata.
Scattate le foto e fumata di sigarettina da parte del Baffo e ci tuffiamo lungo la discesa che ci porterà, dopo anche un pezzo d’autostrada, sino a Bellinzona.
Appena imboccato il fondo valle la calura si rimpossessa dell’atmosfera e ci fa ripensare, con un pizzico di rammarico, alla frescura lasciata alle nostre spalle.
La strada è battuta da un forte vento a raffiche che ci induce, oltre ai rigidi limiti svizzeri, alla prudenza.
Piccola “pausa pipi” in un parcheggio dell’autostrada e poi via sino alla frontiera italiana, passando per Bellinzona, Locarno e Ascona.
Qui ci fermiamo un attimo perché ci sono squillati tutti i telefoni……è la nostra Presidentissima che chiede notizie del Baffaccio…….doveva essere a casa “presto” perché avevano organizzato di vedere la partita, Italia vs Ucraina, con Lavados ma, date le medie che si è costretti a tenere con Er Lumaca (e sennò perché si chiamerebbe così!!!! ;-) ), è già in ritardo.
(QUI LASCIATEMI SPENDERE DUE RIGHE PER SCUSARMI CON LA PRESIDENTESSA DEL RITARDO AVUTO DAL BAFFACCIO…..PERDONO…PERDONO…PERDOOONOOOO….;-) ;-) ;-) )
Ci saluta e con un’imperiosa progressione della sua R6 sparisce dalla nostra visuale.
Restiamo io e Max sino a Gozzano dove, con una bella strombazzata e un’alzarta di mano ci salutiamo.
I km percorsi sono c/a 400….. siamo, o almeno io lo sono di sicuro, un po’ stanchi ma contenti per la bella gita……per la frescura che ha rinfrancato per un po’ (sempre troppo poco vista la calura di questi giorni passati e a venire) le nostra cotte membra….e per la bella compagnia che ci siamo fatti.
CIAO….LIFE IS NOW!!!!!!!!!

Cartina


 
















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