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Madonna del Ghisallo - Bellagio

Domenica 19 ottobre

So che in quel ramo del Lago di Como che volge al mezzogiorno qualcuno stava aspettando con ansia l’uscita di questo racconto e mi voglio scusare subito con lui per il ritardo…….purtroppo le vicissitudini lavorative che quest’anno appena passato ci hanno tolto un po’ dello smalto di “piccoli scribani fiorentini” che ci ha sempre contraddistinto…..ora, con la speranza che questo 2009 appena arrivato sia migliore, si è riaccesa la spia giusta e quindi la voglia di buttar giù queste righe di racconto.
La storia parte da lontano quando Ringhio dal lago di Como incappa nel nostro sitozzo e se ne “innamora” subito tanto da iniziare un giro di mail con Max che porta all’organizzazione di una gita da quelle parti per conoscersi.
La meta prefissata (soprattutto per “accontentare” un mio “sogno” non realizzato negli anni passati per impegni vari che mi hanno fatto saltare proprio quel giro) è la MADONNA DEL GHISALLO dove sorge una chiesetta piccina picciò dedicata alla Madonna il cui dipinto è stato assunto dai ciclisti come protettore della categoria (tanto che campioni del calibro di Coppi, Bartali e di seguito sino ad oggi arrivando al Cipollini mondiale, per citarne solo alcuni, hanno portato come ex voto le loro biciclette o le loro maglie mondiali a ringraziamento della riuscita delle loro imprese).
Da poco è persino sorto, nel piazzale antistante, anche un museo adibito a raccolta dei tanti cimeli che l’angusta chiesetta non riusciva più a contenere.
Sono le “ultime cartucce” sparabili di quest’anno e la data cade sul 19/10…….purtroppo, però, le defaiance nelle nostre fila sono pesanti…….chi per malattia….chi per impegni precedenti…….chi per imprevisti dell’ultim’ ora non è potuto venire.
Al ritrovo delle 09,30 siamo solo in 2 io, ER LUMACA, e MAX LEPROTTO.
Puntiamo subito le nostre ruote verso l’autostrada che ci porta in men che non si dica all’uscita Como dove, al distributore, ci dobbiamo trovare con ………… e la sua ragazza.
Alle 10,40 c/a siamo già lì ma non vediamo ancora nessuno.
Dopo un po’ d’attesa arriva rombando con la gua gixxi (leggi SUZUKI GSXR) 750 il nostro “contatto” e scopriamo che anche lì c’è stata una defaiance…..la sua ragazza non è venuta perché doveva andare alla “fiera degli sposi”, visto che tra un po’ vogliono affrontare anche loro il “grande passo” (AUGURONI!!!). Dopo le presentazioni di rito e i primi approcci di conoscenza si decide di partire per la meta…..le giornate iniziano ad accorciarsi, il tempo a disposizione non è molto e quando cala la sera, con il suo buio, il freddo inizia a far sentire i suoi morsi.
Passiamo alcuni scorci di Como città e poi e c’infiliamo su per la vallata che porta al Ghisallo. Qui, però, ci attende un’amara sorpresa……c’è in corso una granfondo ciclistica e la strada è “bloccata” da una lunghissima coda creata dai vari stop creati dalle forze dell’ordine, e dall’organizzazione della manifestazione, per lasciar strada libera agli atleti.
Facciamo valere l’agilità e il poco ingombro delle nostre cavalcature, anche se siamo costretti spesso a rientrare in coda dal passaggio di folti gruppi di corridori, ma perdiamo davvero tanto tempo ed arriviamo in cima, con parecchio ritardo rispetto alla tabella di marcia, alle 12,30.
Salto giù dalla moto quasi in “estasi mistica” …..(ero….ma in cuore lo sono ancora……in fisico un po’ meno ;-) …un ciclista accanito e di questo posto “sacro” me ne aveva parlato tantissimo mio padre, anche lui ciclista) e punto subito verso la chiesetta dove “assaporo” con gli occhi tutte le reliquie appese qua e là per le pareti……c’è tutto il gota del ciclismo su di esse…..aaaaahhhh!!!!
Scatto le foto di tutto poi usciamo sul piazzale per godere del panorama che si apre sul lago e per vedere anche i monumenti dedicati a Coppi, Bartali e a Don Ermelindo Viganò…. rettore sino al 1985 del piccolo santuario che, probabilmente, ha deciso di accogliere in esso tutto ciò che ancor oggi si può rimirare. Il tempo, però, è sempre un tiranno…..sono quasi le 13,00 e il nostro “cicerone” ci consiglia di “inmotorarci” verso il ristorantino di un paesino appena sopra il luogo dove ci troviamo perché il rischio è quello di non riuscire a mangiare…..e sarebbe davvero un peccato, ci assicura, perché ci si mangia bene.. MANNAGGIACCIA!!!! Non sono riuscito a visitare il museo!!!!!
Vah beh…..è l’occasione per tornare un’altra volta!!! Il ristorante “CHALET GABRIELE” è sito su un piazzale che si affaccia sul lago ed è molto carino ed accogliente…….è prevalentemente una “polentoteca”, anche se vi si può mangiare di tutto, e quindi ci buttiamo tutti e tre su un bel misto, per pudè sagià de tut, che comprende funghi carne e salsiccia.
Ci gustiamo tutto con calma dolce e caffè compreso poi usciamo a fare due passi (proprio 2 di numero) nel piazzale per far scendere il tutto sino allo stomaco.
Mentre siamo lì che ciciariamo e scattiamo foto (si….va beh Max…..CHE SCATTO!!!) FOTO Ringhio viene raggiunto dalla telefonata di 2 suoi amici, motociclista e passeggera di una Kavasaki Z750, che ci aspettano a Bellagio per conoscerci, visto che lui gli ha parlato di noi e del nostro sito.
Sono già le 15,15 e quindi ci sbrighiamo a saltare in sella per raggiungerli.
Fortunatamente tutto il traffico di prima si è smaltito e la corsa finita quindi in una mezz’oretta arriviamo alla ridente cittadina dove, fortunatamente, troviamo subito parcheggio all’inizio del lungolago.
C’incamminiamo sulla passeggiata molto ampia e a due “corsie” ghiaiose divise da delle aiuole fiorite e con ai lati filari di alberi. A circa metà ci troviamo con Roberto e Stefania due ragazzi molto simpatici con i quali decidiamo di andarci a bere qualche cosa.
Durante la camminata ci colpisce (AIAAAAAAA,,,,CHE BOTTA!!!! ;-)> ) una costruzione antica, probabilmente un albergo.
E’ molto bella e imponente nella sua architettura ed in ristrutturazione, ci dicono, da una vita.
Arriviamo al bar……ordiniamo…..la compagnia è bella…..le chiacchiere volano una dietro l’altra……ma purtroppo anche i minuti e le ore del tempo……ormai, a malincuore, ci tocca abbandonare il tavolo….dir “bando alle ciance”….e incamminarci verso le moto.
Ripuntiamo verso Como con i nostri ciceroni davanti a scandire il ritmo dei molti sorpassi, visto il tanto traffico di rientro per la bella giornata.
La Gixxi e la Kava 750 urlano ad ogni spalancata di gas e noi, rassicurati dal fatto che i piloti conoscono le strade e sanno dove si può e dove non si può passare in sicurezza, ci buttiamo a capofitto dietro di loro. Quando arriviamo al crocevia dove ognuno prenderà la via di casa sono quasi le 18,00.
Un saluto veloce, con la promessa di rivedersi dalle nostre parti.....l’ultima foto di gruppo.....le ultime chiacchiere e via…di nuovo in sella.
Ringhio ci accompagna fino al punto in cui ci siamo ritrovati al mattino; l’ultimo ciao con la manina, il pieno e poi si riparte verso casa con il ricordo di una bella giornata passata con delle belle persone in bei posti facendo ciò che più ci piace….. che vuoi di più dalla vita!?!? (….UN LUCANO!!!!??.....NO…MEGLIO UNA LUCANA GRAZIE!!!! L L CHE ZZZZZZATA!!!! Era meglio non scriverla è!!??....beh….oramai è fatta!!)
Ciao Ringhio , Roberto  e Stefania …… grazie di tutto e alla prossima ON THE ROAD!!!!
Er <@ò-

Cartina


 










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