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Piedicavallo - Panoramica Zegna

Sabato 3 giugno

A A abbronzantissimi
Sulle moto col sole
E due calci al pallone
Siamo andati lassù

Ieri mentre tornavo a casa ho iniziato a canticchiare questa canzoncina, che io ho adattato alla nostra gita F A V O L O S A a Piedicavallo!
Ma partiamo dall’inizio… Lasciato Milano con un cielo e un sole da far invidia a chiunque, appena valicato il confine Lombardia – Piemonte troviamo a darci il benvenuto delle brutte nuvolette.
Ma nonostante la giornata ventosa e non molto tersa siamo tutti pronti (ed eccitati) per il nostro giro in moto.
Questa volta la disposizione dei passeggeri cambia un po’, infatti abbiamo tutta la famigliola al completo. E così io salgo con Stefano, Franz con Moroz e la mamma con Max.
Qui mi è stato chiesto di scrivere una serie di complimenti, ovazioni, e chi più ne ha più ne metta su Max! … prima volta che porta dietro un passeggero (mia mamma che tutti conosciamo per la sua proverbiale paura della velocità!) è stato BRAVISSIMISSIMO!
Mai un sorpasso osato, sempre prudente e attento, nonostante non andasse a 50 all’ora… possiamo dire che ha superato la prova a pieni voti! BRAVO MAX!
Tutti in sella alle “nostre” moto dopo una ventina minuti abbiamo la prima pausa per un cafferuccio a… Castel Gandolfo, o meglio, di fronte a un dipinto così reale da scambiarlo quasi per quello vero!
Alle 10.45 ripartiamo verso la nostra meta, ormai con il cielo azzurro e la speranza (almeno per noi donzelle) di potersi abbronzare!
Una volta arrivati in Val Cervo ci si inizia a guardare intorno, finalmente le montagne! Abbiamo attraversato dei paesini stupendi, piccoli e arroccati fino ad arrivare a Piedicavallo.
Tutti sempre più felici, chi perché siamo circondati dal verde, chi perché ha subito adocchiato un campetto di calcio, chi perché scopre che abbiamo un pallone a nostra disposizione, decidiamo di riempirci la pancia prima di iniziare il nostro pomeriggio di relax e divertimento.
Il bar scelto io lo inserirei tra quelli da annoverare in quanto caratteristico. Abbiamo speso due ore, e forse più, sul terrazzo soleggiato, mangiando mega paninazzi, ridendo, parlando e sparlando delle soubrette che si vedono in televisione, il tutto condito con la simpatica presenza del gestore e di sua zia.
Un tipo davvero strano, con capelli bicolore (giallo e castani!) e una parlantina (talvolta inutile) da far invidia alla mia mamma! ;-) la zia… basti dire che sembrava la zia zitella in quelle vecchie famiglie allargate sudamericane.
Dopo il pranzetto ci dirigiamo verso un posto meraviglioso. Adatto alla mamma per buttarsi sull’erba e prendere il sole e a noi per improvvisare una partita di calcio.
Ritorniamo tutti adolescenti per un paio d’ore, con Francesco che ogni due per tre ci spiega che non riesce a giocare professionalmente a causa di scarpe, vestiti, terreno, palla… FRA, LO SAPPIAMO CHE SEI BRAVISSIMO! :-P
Dopo esserci divertiti un po’ e aver smaltito i panini, capiamo che ormai è ora di tornare verso casa… ma prima passiamo per la Panoramica Zegna.
Una strada stupendissima! Piena di curve, immersa nella natura e all’aria pulita…
Arrivati in cima i nostri eroi si dirigono a prendere un caffè e a fumare una pipetta mentre io e la mamma ci catapultiamo al belvedere!
Ci ha tolto il fiato e le parole! Una vista davvero unica, oltretutto con il cielo sereno si poteva vedere molto lontano.
Sembrava un dipinto, pieno di macchie di verdi differenti, laghetti nascosti tra gli alberi, davvero un luogo di tranquillità e pace, dove poter perdersi nei propri pensieri e riflessioni.
Purtroppo però anche qui giunge il momento di mettersi in moto per ritornare alla casetta di Mauro, da dove tutto ha avuto inizio.
Anche per il ritorno è necessario spendere due parole.
Il primo pezzo per l’immersione totale nei rododendri. Non ho mai visto in vita mia una strada così inserita nella natura, con vere e proprie pennellate di viola, ogni fiore con la sua sfumatura particolare.
E possiamo dire che questo inizio di ritorno ce l’ha reso più dolce, soprattutto a me e a Fra che non vedevamo l’ora ri - partecipare a una gita del motoclub!
La seconda parte è meno degna di nota ma qui voglio fare io una standing ovation per Stefano che si è superato nell’ultimo pezzo!
Ci siamo risvegliati un po’ entrambi, perché in effetti stare in coda non è il massimo.
Quindi, già che ci sono… grazie Ste per i giri e per le belle emozioni che ogni volta vivo quando sono in sella alla tua moto!
Attorno alle sei eravamo tutti arrivati, la gita è finita… però state certi che rimarrà, come sempre, nella memoria di chi l’ha vissuta!

Cartina


 






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