Val Verzasca
Domenica 9 luglio
La meta di questa settimana e la val Verzasca, vallata svizzera poco sopra
Locarno.
Ritrovo ore 10 al solito distributore di Gozzano. Riforniamo le nostre moto, e
partiamo subito decidendo di saltare il rito del caffé.
Costeggiamo prima il lago d'Orta, poi il lago Maggiore, passiamo Locarno e
arriviamo all'imbocco della vallata. La strada si inerpica subito sulla
montagna, passiamo la diga e dopo qualche galleria la vallata si apre in un
lungo pianoro dominato dal bacino artificiale. Percorriamo tutta la vallata fino
ad arrivare a Sonogno dove termina la strada. Lasciamo le moto e ci incamminiamo
nel paese alla ricerca di in posto dove mangiare: ci fermiamo allo stesso "grotto"
( quì i ristoranti li chiamano grotto ) dove avevamo mangiato lo scorso anno e
ordiniamo tutti la trota affumicata , piatto tipico della vallata : infatti
salendo si spesso odore di grigliate e fumo. Dopo mangiato visitiamo il
paesello, per poi fare due passi lungo il torrente. Ritorniamo alle moto e
riprendiamo il cammino verso casa.
Ci fermiamo a metà valle dove il torrente forma alcune pozze e la gente fa il
bagno e prende il sole sulle rocce : la giornata e bella e c'e' tanta gente che
sembra di essere in spiaggia al mare. Il fiume viene attraversato da un ponte in
pietra da dove un impavido bagnate si tuffa nel fiume( non sarà l'unico tuffo
della giornata). Fumata una sigaretta riprendiamo il viaggio. Ultima tappa alla
diga. Vediamo che il banchetto del bungy-jumping e' aperto e uno si sta
preparando per saltare. Assistiamo a tutta la preparazione, a tutte le
spiegazioni di come fare, come mettersi per poi venire recuperato ed infine al
salto. La diga da l'impressione di non essere molto alta ma vedendo il salto e
l'omino che diventa molti piccolo alla massima estensione dell'elastico ( più di
200 mt di salto ) fanno capire bene quanto e' alta la diga. Cerchiamo di
convincere "Er Lumaca" a tuffarsi anche lui, offrendoci di pagare il salto e
anche una buona cifra, ma con la scusa che soffre di vertigini rifiuta, allora
decidiamo di andare e facciamo ritorno a casa senza più soste.
Cartina
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